Blog dell'ex consigliere del MoVimento 5 Stelle di Milano Zona 8

Blog dell'ex consigliere di Zona 8 del MoVimento 5 Stelle, Stefano Limido

sabato 16 luglio 2011

Costi della politica

La nuova manovra finanziaria chiede sacrifici a tutti,
o no?


Sulle pagine dei giornali di questi giorni si parla molto dei sacrifici che ci aspettano con la manovra finanziaria, appena approvata a tempi di record per salvare il paese dalla crisi economica, con la grande mossa di responsabilità del centrosinistra che ha fatto di tutto per non far perdere tempo al governo in modo che sia attuata al più presto. Peccato che non si sia trovato ancora il tempo per discutere della riduzione dei costi della politica, che potrebbe essere una boccata d'ossigeno per le casse del nostro stato. A questo proposito il  parere di Alberto Stancanelli, che ovviamente sarà il solito "Grillino" estremista, sovversivo comunista o forse........"Consigliere della Presidenza del Consiglio dei ministri. Ha svolto incarichi di vertice, nello Stato e negli enti territoriali, tra i quali: Capo di Gabinetto del Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione; Direttore del Dipartimento delle risorse umane del Comune di Roma. Collabora alla cattedra di diritto amministrativo dell'Università di Roma "La Sapienza" e ha scritto in materia di organizzazione, personale, enti locali e procedimento amministrativo." 
Alla prossima



Sulla riduzione dei costi della politica, tema che il governo sembrava inizialmente voler finalmente affrontare, Alberto Stancanelli vede un nulla di fatto, “Il governo oggi ne parla, qualcun altro domani forse lo farà”.

Rispunta infatti per il momento “il vecchio e noioso strumento delle commissioni ministeriali di studio”. Tra i suoi compiti quello di “elaborare un’analisi sulla media delle retribuzioni dei parlamentari dei paesi europei, come se i dati non esistessero già!”.

La manovra è necessariamente improntata all’austerità, ma “quando la politica chiede ai cittadini sacrifici deve, prima di tutto, guardare a se stessa”.

Se vuoi continua a leggere l’editoriale Lo scatto d’orgoglio che aspettiamo

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