Blog dell'ex consigliere del MoVimento 5 Stelle di Milano Zona 8

Blog dell'ex consigliere di Zona 8 del MoVimento 5 Stelle, Stefano Limido

domenica 19 ottobre 2014

Via da qua!









Sabato mattina siamo andati al cantiere della Via d'acqua Sud di via Appennini per protestare assieme ai comitati Cambiacanale, NoCanal e NoViad'acqua contro la prosecuzione dei lavori per la realizzazione del canale di scolo del sito Expo.
Ad un anno dall'inizio delle proteste dei cittadini che non vogliono vedere i propri parchi sventrati da quest'opera inutile, dopo le promesse del delegato del sindaco per Expo Giovanni Confalonieri che a Febbraio ci promise che nel giro di una ventina di giorni ci avrebbe riconvocato per discutere il "piano B", dopo le dichiarazioni del Commissario Unico delegato del governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala che il 25 Febbraio scrisse: "Nel nuovo disegno la realizzazione dovrebbe limitarsi ad una pura opera idraulica che non interessa i parchi della corona urbana Ovest di Milano, ma che sarà in grado comunque di garantire il flusso d’acqua verso la Darsena e di svolgere una funzione irrigua per il sistema agricolo milanese.", dopo gli arresti per corruzione di Enrico Maltauro e la sua banda, seguiti dopo qualche giorno dagli arresti di Domenico Maltauro e la sua banda, ancora oggi non si sa cosa ne pensa il Comune di Milano di questa faccenda.
La commissione comunale congiunta Expo/antimafia del 17 Ottobre, ci ha provato a farsi dire dai rappresentanti di Expo 2015 spa presenti cosa hanno intenzione di fare, peccato non ci sia riuscita; forse per la scarsa partecipazione di commissari, cittadini ed addetti stampa, il che lascia intendere quale sia la soglia di attenzione generale verso il problema dell'infiltrazione criminale nelle opere pubbliche, o forse perché non possono dirlo visto che non lo sanno nemmeno loro?
Resta il fatto che l'impresa che si è aggiudicata l'appalto continua imperterrita a lavorare nonostante rea confessa, nonostante i piani B, la mobilitazione dei cittadini, gli esposti in procura e le segnalazioni all'ASL, ARPA, Corpo Forestale e Polizia Locale circa la mancata osservanza delle norme di sicurezza in materia di salute e sicurezza dei lavoratori e dei residenti delle zone adiacenti i cantieri della via d'acqua.
Anzi, per permettergli di lavorare tranquillamente, sono stati dotati di una piccola scorta per evitare che ai "faccinirosa" venga in mente di bloccare nuovamente i lavori come hanno fatto quest'inverno; oggi non c'è più tempo da perdere, mancano pochi mesi all'apertura dei cancelli e l'acqua deve defluire dal sito espositivo.
Non importa se non sarà più il canale navigabile che ha fatto vincere Milano invece di Smirne, non importa se l'acqua non riuscirà ad arrivare alla darsena in tempo per l'inizio della manifestazione internazionale, l'importante è che il cantiere proceda indipendentemente dal fatto che attraversi ex cave riempite da ogni genere di rifiuti tossici ("quando ci arriveremo vedremo" ci ha risposto l'ing. Recalcati di MM spa durante un incontro quando ancora era aperto il tavolo di trattativa col Comune), o dal fatto che si stiano movimentando terreni potenzialmente inquinati da amianto come quelli di via Bolla/Castellanza/Parabiago.
Le grandi opere non si discutono, si realizzano!