Blog dell'ex consigliere del MoVimento 5 Stelle di Milano Zona 8

Blog dell'ex consigliere di Zona 8 del MoVimento 5 Stelle, Stefano Limido

martedì 29 settembre 2015

Nessuno può pensare di essere "più giusto dei giusti"

Riguardo alla votazione in consiglio di zona 8 di Giovedì scorso sul parere per l'ampliamento del Giardino dei Giusti, i giornali e i partiti hanno parlato di spaccatura nella sinistra. A mio parere si è trattato di votare una delibera col buon senso.
Vi pare logico costruire muri alti 2 metri e mezzo e un anfiteatro dove ora ci sono prati e alberi in una area del Monte Stella, che a Settembre 2013 è stato dichiarato dal consiglio di zona 8, su proposta del comune di Milano, "di notevole interesse pubblico e paesaggistico" ed è in attesa dell'approvazione del vincolo da parte della soprintendenza delle belle arti e del paesaggio? Secondo l'associazione Gariwo, che dal 2003 si occupa di commemorare i Giusti della Terra piantando un albero ed un cippo che li ricordi, si!
La strana storia di questo progetto, come ha ben riassunto il comitato di cittadini che si è subito opposto alla realizzazione di questo "scempio" (come lo chiamano loro), ha inizio nel Settembre del 2012, quando Gariwo e la Scuola di Architettura e Società del Politecnico di Milano organizzano un workshop internazionale di progettazione paesaggistica a cui partecipano 30 giovani progettisti, studenti, laureandi e neolaureati in architettura, architettura del paesaggio e industrial design, selezionati tra 100 candidati per riprogettare il Giardino dei Giusti di tutto il mondo. I risultati del workshop vengono esposti in mostra all’Urban Center di Milano il 30 ottobre 2012 e raccolti nel volume: Lorenzo Consalez, Alessandro Rocca, Il giardino a crescita illimitata. Riflessioni e progetti per il Giardino dei Giusti di Milano, Proedi editore, Milano 2013. Non ne consegue però, come ci si sarebbe normalmente aspettati, un regolare concorso pubblico: l'iniziativa è lasciata cadere. Da questo momento in poi Gariwo assume di fatto un ruolo sostitutivo dell’Associazione per il Giardino dei Giusti, di cui fanno parte oltre a Gariwo il Comune di Milano e l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, non si sa se su esplicita delega dell’Associazione stessa, e incarica del progetto del nuovo Giardino dei Giusti l’arch. Stefano Valabrega sostituendo l’Associazione per il Giardino dei Giusti nell’interlocuzione col progettista e con il Comune di Milano nell’iter di approvazione del progetto.
La notte della vigilia di Natale la Giunta Comunale di Milano, su proposta dell'assessore all'Ambiente Chiara Bisconti, delibera con votazione unanime, e carattere di urgenza causa l'imminenza di EXPO, la concessione in uso gratuito per 10 anni di un'area sul Monte Stella all'Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano, con impegno dell'Associazione ad attuare, a propria cura e spese, iniziative di valorizzazione del luogo ''in coerenza alla sua connotazione'' . (deliberazione di Giunta n. 2746 del 23/12/2014)

Giardino della meditazione
Cosa vuol dire quest'ultima frase secondo me è chiaro, allora mi domando cosa abbiano in comune queste immagini, tratte dalla relazione tecnica che accompagna la richiesta di autorizzazione presentata al settore Verde e Agricoltura, con quella in alto che orgogliosamente il CDZ8 pubblica sulla sua hompage? Questo è "coerente alla sua connotazione"? Secondo me no, per questo il 21 Maggio ho presentato un'interrogazione scritta: "Interrogazione al Presidente del CDZ8 dr. Simone Zambelli e all'assessora al Benessere, Qualità della Vita, Sport e Tempo Libero, Risorse Umane, Tutela degli Animali, Verde, Servizi Generali d.ssa Chiara Bisconti" (altrettanto ha fatto Mattia Calise in Consiglio comunale il 5 Giugno) per sapere 
  • in quale modo e in che data i soci dell'Associazione (di cui il Comune di Milano fa parte) sono stati informati della natura del progetto;
  • se in seguito alla visione del progetto attuale sussistano ancora le condizioni per l'assegnazione dell'area all'Associazione.
Ad oggi l'unica "risposta" l'ho ricevuta io dopo che mi sono rivolto al Difensore regionale in quanto trascorsi i termini ancora nessuno lo aveva fatto; il 12 Agosto Zambelli mi scrive che le mie richieste sono state girate ai diretti interessati, ce ne ha messo di tempo per pensarci, 2 mesi e mezzo per leggere l'intestazione dell'interrogazione, non pensavo fosse così complessa.
Che la vicenda fosse strana sin dall'inizio lo abbiamo detto, ma vediamo come continua ad esserlo sempre di più; dopo il concorso internazionale dimenticato, l'assegnazione della progettazione senza bando, la concessione di Natale, arriva la parte più noiosa: le autorizzazioni. Possibile che per costruire un anfiteatro da 340 posti oltre alle strutture previste dal progetto che arrivano a 240cm di altezza sia possibile evitare la concessione edilizia? Secondo Gariwo si, basta dichiarare che: "Caratteristia precipua dell'intervento e la completa removibilità di ogni opera di nuova costruzione." e il gioco è fatto, sempre che vi credano, a loro è andata così; provate anche voi se volete costruire qualcosa, adesso sapete come evitare noiose attese allo sportello unico per l'edilizia.

Stefano Riva Capogruppo SEL in CDZ 8 dichiara: "Si è dato parere contrario al progetto di riqualificazione e ampliamento del monumento in memoria dei giusti di tutto il mondo; ancora più grave che il parere è negativo tout court, senza proposta di modifiche al progetto (già ampiamente ridimensionato) o idee alternative, come invece proposto da SEL e PD con un emendamento. Il Giardino dei Giusti di tutto il mondo dovrebbe unire, non creare divisioni".
Sono assolutamente d'accordo con l'ultima parte della sua dichiarazione, non con la restante: non è vero che non si sono date alternative, è che Gariwo ha sempre rifiutato di prendere in considerazione soluzioni e luoghi diversi; non è vero che il progetto è stato "ampliamente ridimensionato": si è passati da un'altezza massima delle strutture da 280 cm. a 240, si è passati da due portali che chiudevano completamente parte del parco a portali con aperture da70 cm di luce; non è vero che l'emendamento propone idee alternative, almeno così come l'ho letto io, trovatele voi se riuscite.
Per non "creare divisioni" non bisogna costruire muri che separano e precludono la fruibilità di luoghi già vissuti, si sarebbe dovuto ascoltare preventivamente il parere dei frequentatori del parco del Monte Stella e non imporre un intervento così in vasivo in un contesto così, soprattutto senza seguire l'iter procedurale dovuto. Queste cose le vediamo fare in altri paesi e non possiamo accettarle nel nostro, almeno fino a quando lo potremo definire democratico.