Entrano in scena i coprotagonisti
Si comincia con Caroli Lista Civica Milly Moratti. L'unico della lista dei non eleggibili che ha una pendenza diversa dalla questione dei gettoni di presenza. Ci tiene a sottolineare che lui è di una lista civica, non di un partito. E' contento che alcuni consiglieri abbiano cambiato poltrona rispetto alla precedente "legislatura", chissà se una steccata simile, da una vecchia volpe del palco del CDZ come lui avrà fatto storcere il naso a qualcuno in platea, sul palcoscenico non sembra se ne sia accorto nessuno. Prosegue tranquillamente dichiarando che i molti giovani nella coalizione di maggioranza schiaccerano solo il bottone, comanderanno comunque i partiti, loro dovranno solo obbedire agli ordini.
Dell'Orto PDL non eleggibile. Critica il programma che, a differenza di quelli della zona 5 e 9 che non sono volantini elettorali, dice solo che il centrodestra è cattivo. Parla del principio di sussidiarietà ma non si capisce nulla, siete sussidiari o statalisti? Non dice che se si alzasse la testa dall'ombellico e da un'altra parte del corpo che preferisce non nominare, si vedrebbero le molte raltà realmente sussidiarie che sono state aiutate dalla giunta precedente come le parrocchie, che si devono promuovere i centri culturali anzichè inventare le feste di condominio senza cosiderarne i costi. Un programma degno di Kim Li-Sung!
Anguissola Di San Damiano PDL. Critica in particolare la parte riferita alla promozione dell'edilizia convenzionata, non si tiene conto nel programma che è già prevista nel PGT varato dall'ex sindaco, inoltre riscontra notizie false sui piani di via Stephenson, C.na Merlata, Natta/Lampugnano, Bosco Chiarelli, Parco Simoni che essendo inquinato non è stato posibile riqualificare. Poi passa ad elogiare il lavoro svolto, dall'inaugurazione di una casa dell'acqua al CAM Lessona. I cittadini sono stati ascoltati e le cose sono state fatte!
Ranzini Lega Nord, non eleggibile. Il consiglio ha lavorato, alcune delibere approvate non sono poi state realizzate è vero. Non ha mai visto Zambelli in commisione ne in consiglio.Poi difende la decisione di intotalare la targa a Luisa Ferida, secondo lui un'attrice assassinata senza processo assieme al suo bambino che portava in grembo. Questo intervento fa scatenare il pubblico, il consigliere anziano è costretto ad intervenire per riportare l'ordine in galleria e dà la parola a Zambelli per la replica prima di far concludere il Ranzini. Zambelli lo contraddice, lo provano i suoi numerosi interventi verbalizzati accompgnati da azioni sul territorio, chiede al pubblico di non interrompere gli interventi. Ranzini ribadisce che non lo ha mai visto e che ai parenti di Luisa è stata riconosciuta la pensione di guerra dopo un processo vero e che lui non è un fascista anche se indossa la camicia nera.
Righetti Federazione per la Sinistra- Sinistra per Pisapia, non eleggibile. Bisogna riportare i cittadini a partecipare ai lavori del CDZ, trasformarli dandogli poteri e risorse proprie. Poi fa notare che è stata inaugurata due volte la Casa dell'acqua in campagna elettorale.
Riva Sinistra Ecologia Libertà, arrivato con un'oretta di ritardo. Una vittoria incredibile, il motto "il vento che cambia" è proprio vero, basta guardare la differenza anagrafica con l'opposizione. Non sono serviti gli insulti in campagna elettorale, le innaugurazioni mirate, gli sgomberi, che non possono essere consedirati un vanto. La mancata attenzione verso i cittadini, commissioni convocate con ODG ridicoli e mangiagettoni, istituzione di commissioni a termine solo per accontetare i vari gruppi con le presidenze, spazi inesistenti per le associazioni, tutto si è riversato nel voto.
Tocca di nuovo a me. Non voglio commentare il programma, ne abbiamo visti di bellissimi mai realizzati. Giudicheremo i fatti, il MoVimento appoggerà le mozioni valide indipendentemente da chi le proporrà, opposizione o maggioranza. Avrei anche potuto fare di meglio ma non è stato facile, l'emozione è comunque difficile da gestire. Chissa magari col tempo mi passerà.
Il resto alla prossima puntata e Lunedì 4 si replica! Ho bisogno di istruzioni per il voto, altrimenti improvviso! Vi ho avvertiti, buonanotte!
Blog dell'ex consigliere del MoVimento 5 Stelle di Milano Zona 8
Blog dell'ex consigliere di Zona 8 del MoVimento 5 Stelle, Stefano Limido
giovedì 30 giugno 2011
sabato 25 giugno 2011
Prima in Zona 8 - Secondo atto
Il protagonista entra in scena
Il regista lancia il protagonista della serata, Simone Zambelli, viene accolto dal pubblico ormai caldo al punto tale che si sono dovute aprire le porte in cima alla sala per raffreddarlo ed inizia la lettura del programma della coalizione appena finiscono di applaudirlo
http://milano5stelle.pbworks.com/w/file/41670709/Il%20decalogo%20della%20nuova%20Milano.pdf
Il copione non è molto originale, sembra di averlo già sentito da qualcun'altro: il vento è cambiato, romantici lo siamo stati, la guerra è finita. Giustamente emozianato di fronte al suo pubblico paga l'inesperienza di attore alla sua prima volta da protagonista ed il fatto che probabilmente il testo non è suo. Non convince quando recita battute come "è arrivato il momento di consegnare l'immobilismo alla storia", o "programma di cambiamento necessaro come l'aria che respiriamo" ed infatti si riconosce immediatamente lo stile dell'autore non appena viene citato: "siamo arrivati sulla luna con un aereoplanino di carta" per chi non lo sapesse la frase è stata pronunciata da Giuliano Pisapia sul palco in piazza Duomo la sera della vittoria al ballottaggio. Per rendere maggiore l'effetto scenico il coreografo ha fatto trovare sui banchi della maggioranza un aereoplanino di cartoncino arancione. Poi ha proseguito con l'enunciazione delle proposte del sindaco: trasformare i consigli di zona in Municipalità ed in luoghi di ascolto e di partecipazione, Expo deve servire per progettare la Milano del 2016, il PGT deve essere rivisitato per ridurre il consumo di territorio, è necessario valorizzare l'agricoltura periurbana in modo da creare una cinta verde e bisogna ripristinare le vie d'acqua come hanno detto i milanesi con i referendum cittadini. Poi rientra nella parte e lascia venire fuori l'assistente sociale che è in lui dichiarando che bisogna puntare molto sul terzo settore, aumentare i luoghi di socialità, investire sull'integrazione. Viene più volte interrotto dagli applausi a scena aperta, anche quando arriva il pezzo sui valori del 25 Aprile e le battaglie partigiane che ci sono state in zona 8, ancora applausi quando dichiara che verrà revocata la delibera n° 52 che ha deciso la possa di una targa in memoria di Luisa Ferida, senza scordarsi di citare anche Don Milani onde evitare di scontentare una parte del suo pubblico. Finita la piece standing ovation in sala e abbracci da parte di alcuni consiglieri di maggioranza visibilmente commossi, dall'interpretazione? dalla trama? boh! Ora tocca al cattivo: Claudio Consolini, capogruppo PDL ed ex presidente del CDZ. Attore più navigato si riprende subito la scena rimarcando il fatto che il suo è stato il partito più votato anche in queste elezioni, che rispetta la scelta dei citadini, che è disposto a lavorare con la maggioranza senza filtri ideologici, nel rispetto delle regole e delle persone. Non ci stà a passare per quello che non ha fatto niene negli ultimi cinque anni come viene raccontato nel programma della maggioranza e comincia ad elencare il lavoro svolto. Sono partiti sotto la sua presidenza grandi lavori come City Life tanto per non essere troppo modesti, è stato sgomberato il campo nomadi di via Triboniano, è stata inaugurata la casa dell'acua, sono stati deliberati i lavori per la costruzione delle barriere fonoassorbenti sul cavalcavia del Ghisallo. Precisa che il suo non è un giudizio sulla persona, che non conosce, ma sul programma e che non è accettabile leggere lo stesso programma cittadino pieno di inessattezze, che sembra scritto da uno che non conosce realmente la zona, che non ricorda le decine di realizzazioni della giunta precedente e dimentica che le associazioni sono sempre state ascoltate nelle centinaia di commissioni. Un programma che promette interventi in settori che non dipendono dal CDZ, come l'ambulatorio di piazzale Accursio (ASL) e la stazione della Bullona (FNM), trascura il settore commercio, non nomina i nomadi e i centri sociali nati da occupazioni abusive, non dice cosa farà per comabattere i venditori abusivi. Un programma che alimenta aspettative eccessive, che non parla delle scuole che sono state ristrutturate parla solo della Rinnovata come scuola di eccellenza e non di altri istituti che svolgo egregiamente i loro compiti, lo dice da ex insegnante.
Fine secondo atto.
Buonanotte
Il regista lancia il protagonista della serata, Simone Zambelli, viene accolto dal pubblico ormai caldo al punto tale che si sono dovute aprire le porte in cima alla sala per raffreddarlo ed inizia la lettura del programma della coalizione appena finiscono di applaudirlo
http://milano5stelle.pbworks.com/w/file/41670709/Il%20decalogo%20della%20nuova%20Milano.pdf
Il copione non è molto originale, sembra di averlo già sentito da qualcun'altro: il vento è cambiato, romantici lo siamo stati, la guerra è finita. Giustamente emozianato di fronte al suo pubblico paga l'inesperienza di attore alla sua prima volta da protagonista ed il fatto che probabilmente il testo non è suo. Non convince quando recita battute come "è arrivato il momento di consegnare l'immobilismo alla storia", o "programma di cambiamento necessaro come l'aria che respiriamo" ed infatti si riconosce immediatamente lo stile dell'autore non appena viene citato: "siamo arrivati sulla luna con un aereoplanino di carta" per chi non lo sapesse la frase è stata pronunciata da Giuliano Pisapia sul palco in piazza Duomo la sera della vittoria al ballottaggio. Per rendere maggiore l'effetto scenico il coreografo ha fatto trovare sui banchi della maggioranza un aereoplanino di cartoncino arancione. Poi ha proseguito con l'enunciazione delle proposte del sindaco: trasformare i consigli di zona in Municipalità ed in luoghi di ascolto e di partecipazione, Expo deve servire per progettare la Milano del 2016, il PGT deve essere rivisitato per ridurre il consumo di territorio, è necessario valorizzare l'agricoltura periurbana in modo da creare una cinta verde e bisogna ripristinare le vie d'acqua come hanno detto i milanesi con i referendum cittadini. Poi rientra nella parte e lascia venire fuori l'assistente sociale che è in lui dichiarando che bisogna puntare molto sul terzo settore, aumentare i luoghi di socialità, investire sull'integrazione. Viene più volte interrotto dagli applausi a scena aperta, anche quando arriva il pezzo sui valori del 25 Aprile e le battaglie partigiane che ci sono state in zona 8, ancora applausi quando dichiara che verrà revocata la delibera n° 52 che ha deciso la possa di una targa in memoria di Luisa Ferida, senza scordarsi di citare anche Don Milani onde evitare di scontentare una parte del suo pubblico. Finita la piece standing ovation in sala e abbracci da parte di alcuni consiglieri di maggioranza visibilmente commossi, dall'interpretazione? dalla trama? boh! Ora tocca al cattivo: Claudio Consolini, capogruppo PDL ed ex presidente del CDZ. Attore più navigato si riprende subito la scena rimarcando il fatto che il suo è stato il partito più votato anche in queste elezioni, che rispetta la scelta dei citadini, che è disposto a lavorare con la maggioranza senza filtri ideologici, nel rispetto delle regole e delle persone. Non ci stà a passare per quello che non ha fatto niene negli ultimi cinque anni come viene raccontato nel programma della maggioranza e comincia ad elencare il lavoro svolto. Sono partiti sotto la sua presidenza grandi lavori come City Life tanto per non essere troppo modesti, è stato sgomberato il campo nomadi di via Triboniano, è stata inaugurata la casa dell'acua, sono stati deliberati i lavori per la costruzione delle barriere fonoassorbenti sul cavalcavia del Ghisallo. Precisa che il suo non è un giudizio sulla persona, che non conosce, ma sul programma e che non è accettabile leggere lo stesso programma cittadino pieno di inessattezze, che sembra scritto da uno che non conosce realmente la zona, che non ricorda le decine di realizzazioni della giunta precedente e dimentica che le associazioni sono sempre state ascoltate nelle centinaia di commissioni. Un programma che promette interventi in settori che non dipendono dal CDZ, come l'ambulatorio di piazzale Accursio (ASL) e la stazione della Bullona (FNM), trascura il settore commercio, non nomina i nomadi e i centri sociali nati da occupazioni abusive, non dice cosa farà per comabattere i venditori abusivi. Un programma che alimenta aspettative eccessive, che non parla delle scuole che sono state ristrutturate parla solo della Rinnovata come scuola di eccellenza e non di altri istituti che svolgo egregiamente i loro compiti, lo dice da ex insegnante.
Fine secondo atto.
Buonanotte
venerdì 24 giugno 2011
Prima in Zona 8
Grande partecipazione di pubblico alla prima seduta del consiglio di Zona
Mercoledì 22 si è tenuta la "prima" di uno spettacolo in cartellone per i prossimi 5 anni alla sala consiliare di via Quarenghi.
Grandissima interpretazione del consigliere "caduto dalle stelle", come mi ha definito Luigi Caroli, consigliere di lungo corso oggi in forza alla lista civica Milly Moratti, nel suo intervento precedente la presantazione del programma della Coalizione centrosinistra per il consiglio di zona 8. Lo spettacolo è iniziato col consueto ritardo, che sembra non infastidire il folto pubblico stipato in una galleria gremita in ogni ordine di posti, anche sui gradini. Sotto la regia del consigliere anziano Nicolò Mardegan del PDL si è proceduto all'appello che ha subito prodotto il primo colpo di scena: fra i pochissimi assenti risulta il nome di una grandissima star milanese, l'ex consigliere comunale eletto in questa tornata anche nella zona 7 con 247 preferenze, che però ha preferito accontentare i suoi 1334 elettori della zona 8, Enrico Fedrighini dei Verdi Ecologisti. Le malelingue potrebbero pensare che la sua sia stata una mossa per evitare di votare il primo punto all'ordine del giorno: convalida dei consiglieri circoscrizionali eletti. Il punto in questione dovrebbe essere una mera formalità se non si trattasse di un consiglio di zona di una città in uno stato come l'Italia, dove le regole devono essere interpretate. Dove la direzione amministrativa di un organo ufficiale dell'amministrazione cittadina deve chiedere il parere del prefetto per poter convocare la prima seduta di un consiglio già convocato per il 6 di Giugno e che poi è stato rinviato ben oltre i termini stabiliti per un problema che poteva essere benissimo risolto in un minuto. Vi racconto com'è andata. Al momento della conferma degli eletti in consiglio di zona, l'avvocatura comunale effettua la verifica delle condizioni di eleggibilità degli stessi, forse perche non si fida della loro parola data con la firma della dichiarazione di non versare in alcuna delle condizioni di incandidabilità, ineleggibilità o incompatibilità. Peccato che si venga così a scoprire che i consiglieri: Caroli, Consolini, Dani, Dell'Orto, Fedrighini, Girlanda, Lombardi, Maggiaschi, Magurno, Mardegan, Ranzini e Righetti hanno cause in corso contro il Comune per il pagamento dei gettoni di presenza, ad eccezione di Caroli che l'ha per altri motivi. Non male 12 su 41, e allora? Vorrete mica che rinuncino alla carica lasciando il posto a qualcun'altro che sia eleggibile? Noooo, non se ne parla nemmeno visto che non risulta pervenuto nessun reclamo avverso l'elezione dei consiglieri in carica. Allora la Segreteria Generale si prende la briga di chiedere tramite la Prefettura di Milano il parere alla competente Direzione Generale del Ministero dell'Interno, che in una ventina di giorni risponde che: "Con riferimento alla nota sopradistinta si ritiene pertinente il richiamo all'art. 63 del TUEL 18 Agosto 2000 n. 267. Tale articolo,infatti, prevede che "non può ricoprire la carica di consigliere circoscrizionale.........colui che ha lite pendente, in quanto parte di un procedimento civile od amministrativo, con il Comune......" Nel caso prospettato perciò i consiglieri che hanno coltivato la lite e che sono quindi "parti", stante la pendenza dell'appello, sono incompatibili." Chiaro? Non per loro, dichiarano infatti a turno che il consiglio di zona è l'unico che può stabilire l'ineleggibilità e via con la votazione che non abbiamo tempo da perdere ma dobbiamo fare il bene degli elettori! Quì entro in scena io fra le varie dichiarazioni di tutti quelli coinvolti, non me la sono sentita di stare zitto e non far notare al pubblico il fatto che io mi sarei aspettato di vedere modificato l'elenco degli eletti con i nomi di quelli che potevano esserlo, che quei consiglieri avrebbero dovuto, primo evitare di candidarsi, secondo non firmare una dichiarazione falsa e terzo che se ci sono delle regole dovremmo essere noi i primi a rispettarle. Qualche applauso l'ho strappato anch'io alla fine del mio primo atto. Senza battere ciglio ma battendosi le mani per la splendida vittoria e non essendoci nessuna surroga, prosegue la rappresentazione con il pezzo forte della serata, la lettura del programma da parte del candidato presidente Simone Zambelli..........
Segue nella prossima puntata.
Buonanotte è troppo tardi.
Mercoledì 22 si è tenuta la "prima" di uno spettacolo in cartellone per i prossimi 5 anni alla sala consiliare di via Quarenghi.
Grandissima interpretazione del consigliere "caduto dalle stelle", come mi ha definito Luigi Caroli, consigliere di lungo corso oggi in forza alla lista civica Milly Moratti, nel suo intervento precedente la presantazione del programma della Coalizione centrosinistra per il consiglio di zona 8. Lo spettacolo è iniziato col consueto ritardo, che sembra non infastidire il folto pubblico stipato in una galleria gremita in ogni ordine di posti, anche sui gradini. Sotto la regia del consigliere anziano Nicolò Mardegan del PDL si è proceduto all'appello che ha subito prodotto il primo colpo di scena: fra i pochissimi assenti risulta il nome di una grandissima star milanese, l'ex consigliere comunale eletto in questa tornata anche nella zona 7 con 247 preferenze, che però ha preferito accontentare i suoi 1334 elettori della zona 8, Enrico Fedrighini dei Verdi Ecologisti. Le malelingue potrebbero pensare che la sua sia stata una mossa per evitare di votare il primo punto all'ordine del giorno: convalida dei consiglieri circoscrizionali eletti. Il punto in questione dovrebbe essere una mera formalità se non si trattasse di un consiglio di zona di una città in uno stato come l'Italia, dove le regole devono essere interpretate. Dove la direzione amministrativa di un organo ufficiale dell'amministrazione cittadina deve chiedere il parere del prefetto per poter convocare la prima seduta di un consiglio già convocato per il 6 di Giugno e che poi è stato rinviato ben oltre i termini stabiliti per un problema che poteva essere benissimo risolto in un minuto. Vi racconto com'è andata. Al momento della conferma degli eletti in consiglio di zona, l'avvocatura comunale effettua la verifica delle condizioni di eleggibilità degli stessi, forse perche non si fida della loro parola data con la firma della dichiarazione di non versare in alcuna delle condizioni di incandidabilità, ineleggibilità o incompatibilità. Peccato che si venga così a scoprire che i consiglieri: Caroli, Consolini, Dani, Dell'Orto, Fedrighini, Girlanda, Lombardi, Maggiaschi, Magurno, Mardegan, Ranzini e Righetti hanno cause in corso contro il Comune per il pagamento dei gettoni di presenza, ad eccezione di Caroli che l'ha per altri motivi. Non male 12 su 41, e allora? Vorrete mica che rinuncino alla carica lasciando il posto a qualcun'altro che sia eleggibile? Noooo, non se ne parla nemmeno visto che non risulta pervenuto nessun reclamo avverso l'elezione dei consiglieri in carica. Allora la Segreteria Generale si prende la briga di chiedere tramite la Prefettura di Milano il parere alla competente Direzione Generale del Ministero dell'Interno, che in una ventina di giorni risponde che: "Con riferimento alla nota sopradistinta si ritiene pertinente il richiamo all'art. 63 del TUEL 18 Agosto 2000 n. 267. Tale articolo,infatti, prevede che "non può ricoprire la carica di consigliere circoscrizionale.........colui che ha lite pendente, in quanto parte di un procedimento civile od amministrativo, con il Comune......" Nel caso prospettato perciò i consiglieri che hanno coltivato la lite e che sono quindi "parti", stante la pendenza dell'appello, sono incompatibili." Chiaro? Non per loro, dichiarano infatti a turno che il consiglio di zona è l'unico che può stabilire l'ineleggibilità e via con la votazione che non abbiamo tempo da perdere ma dobbiamo fare il bene degli elettori! Quì entro in scena io fra le varie dichiarazioni di tutti quelli coinvolti, non me la sono sentita di stare zitto e non far notare al pubblico il fatto che io mi sarei aspettato di vedere modificato l'elenco degli eletti con i nomi di quelli che potevano esserlo, che quei consiglieri avrebbero dovuto, primo evitare di candidarsi, secondo non firmare una dichiarazione falsa e terzo che se ci sono delle regole dovremmo essere noi i primi a rispettarle. Qualche applauso l'ho strappato anch'io alla fine del mio primo atto. Senza battere ciglio ma battendosi le mani per la splendida vittoria e non essendoci nessuna surroga, prosegue la rappresentazione con il pezzo forte della serata, la lettura del programma da parte del candidato presidente Simone Zambelli..........
Segue nella prossima puntata.
Buonanotte è troppo tardi.
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